Prestazioni sociali
Nuovo ISEE: le risposte ai quesiti più frequenti
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali interviene sull'applicazione del nuovo Indicatore della situazione economica equivalente.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali prosegue con la pubblicazione delle risposte ai quesiti più frequenti nell’applicazione del nuovo ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente), raccolte dalla Consulta Nazionale dei CAF e aggiornate al 15 maggio 2015.
Si ricorda che, a gennaio 2015, era stata lanciata la campagna di comunicazione sulla Riforma, introdotta dal decreto "Salva Italia" (n.201/2011). Per semplificare, lo slogan si poteva riassumere in un accattivante “Oggi l’ISEE è più equo”, oppure nell’altro “Così si sostiene chi ne ha più bisogno”.
I principali obiettivi della campagna erano quelli di far conoscere il nuovo provvedimento, quale strumento di equità nelle politiche di welfare facendo emergere gli aspetti più rilevanti, e sostenere i cittadini nella fruizione delle nuove misure, con particolare attenzione ai soggetti più svantaggiati.
Il nuovo ISEE, per essere ancora più equo nel distribuire il costo delle prestazioni sociali e sociosanitarie tra i cittadini italiani, ha introdotto migliori criteri di valutazione del reddito e del patrimonio, insieme a controlli più attenti.
Queste le principali novità del nuovo modello di dichiarazione (DSU, dichiarazione sostitutiva unica):
• Il "modello MINI", una dichiarazione semplificata che riguarda la maggior parte delle situazioni ordinarie.
• Una dichiarazione a "moduli", specifici per una determinata prestazione o per una particolare condizione del beneficiario. In questo tipo di dichiarazione rientra, ad esempio, la richiesta di prestazioni socio-sanitarie per persone con disabilità che possono far riferimento ad un nucleo familiare ristretto. Oppure le prestazioni universitarie per studenti che non fanno parte del nucleo familiare di origine.
• L'ISEE corrente, per chi perde il lavoro o subisce una diminuzione del reddito del 25%. È una formula particolare, che consente di aggiornare il proprio ISEE in qualsiasi momento dell’anno, senza dover aspettare la presentazione della dichiarazione fiscale.
• La semplificazione delle procedure: informazioni come il reddito complessivo o altri dati già registrati dall'INPS o dall'Agenzia delle entrate, vengono direttamente recuperate dagli archivi. Così non c’è più bisogno che se ne occupi il cittadino in sede di dichiarazione.
Risposte ai quesiti sull’attuazione del nuovo ISEE, aggiornata al 15 maggio 2015:
Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Moreno Morando
(7 luglio 2015)
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