Fiscalità locale
IMU agricola: il TAR assegna i compiti alla Presidenza del Consiglio, al MEF, all'ISTAT e ai Comuni
La sentenza non definitiva del TAR Lazio del 4 agosto.
Su quel pasticciaccio dell'IMU agricola ci eravamo lasciati dando la notizia dell'avvenuta celebrazione dell'udienza del 17 giugno nella quale il TAR Lazio aveva trattenuto in decisione il ricorso proposto dall'ANCI Lazio, capofila e promotrice dell'azione giudiziale per numerosi Comuni laziali.
A distanza di quasi due mesi il giudice amministrativo ha depositato la Sua decisione che, tuttavia, non è definitiva.
La saga dell'IMU agricola, infatti, prosegue con un colpo di scena importante.
Nel corso del giudizio Vi avevamo informati (vai all'articolo " IMU sui terreni agricoli: nuovo assalto dei Comuni, il TAR apre l'istruttoria sull'elenco ISTAT") su come il TAR avesse ordinato all'ISTAT di depositare una relazione per chiarire le modalità con le quali è stato realizzato l'elenco che contiene la classificazione dei Comuni in "montani" (esenti dal pagamento dell'IMU agricola), "parzialmente montani" (esenti esclusivamente i coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali) e "non montani" (nessuna esenzione).
Ebbene, nella sentenza non definitiva depositata il 4 agosto 2015 la Sezione Seconda bis del TAR Lazio ha espressamente affermato che nella relazione illustrativa depositata dall'ISTAT le indicazioni fornite "appaiono all’evidenza insufficienti a chiarire in base a quali criteri i comuni italiani siano stati classificati".
Sulla base di ciò il giudice capitolino ha ritenuto necessario acquisire una ulteriore dettagliata relazione, ma questa volta visto il voto insufficiente preso dall'ISTAT - ed ecco il colpo di scena - se ne dovrà far carico anche la Presidenza del Consiglio ed il MEF in quanto tale relazione dovrà essere "redatta in maniera congiunta dall’Istat, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che potranno eventualmente assumere informazioni e documentazione presso altre strutture pubbliche interessate al procedimento, al fine di chiarire, a prescindere ed in aggiunta a quanto già rappresentato circa le pregresse competenze della Commissione censuaria centrale e dell’UNCEM, quali sono stati in concreto i criteri in base ai quali la classificazione è stata effettuata e, quindi, è stato predisposto l’impugnato elenco dei comuni italiani, con particolare riferimento alla classificazione dei Comuni ricorrenti".
Dall'altro lato poi, l'ANCI Lazio esaurisce la sua funzione processuale in quanto - dopo aver tirato la volata in giudizio ai Comuni - nella sentenza il TAR ha dichiarato che a prescindere dalla esistenza di previsioni normative che consentano ad Anci di rappresentare in giudizio gli enti locali, l’Associazione dei Comuni del Lazio, in quanto rappresentativa di tutti i comuni della Regione, dovrebbe tutelare gli interessi di ogni singolo comune, mentre, nella vicenda in esame è da presumere la presenza in ambito regionale anche di comuni che, non esenti né prima né ora, non hanno alcun concreto interesse all’azione o di comuni classificati come totalmente montani e, quindi, esentati dall’imposizione tributaria.
L'uscita di scena dell'ANCI Lazio non incide sulla posizione dei Comuni ricorrenti che ora rimangono in campo per continuare la battaglia sulla strada aperta dall'Associazione Nazionale Comuni del Lazio.
Il TAR, peraltro, al fine di valutare l'ammissibilità del ricorso collettivo, ha dato compiti per le vacanze anche ai Comuni ricorrenti, richiedendo il deposito di una apposita tabella con l’indicazione, per ciascuno di essi, del regime impositivo, vale a dire della loro classificazione come esente o meno dall’IMU agricola, precedente alle modifiche normative intervenute a far tempo dal d.l. n. 66 del 2014, ed alla loro classificazione come comuni totalmente montani, parzialmente montani o non montani contenuta nell’elenco Istat di cui all’art. 1 del decreto legge n. 4 del 2015.
La prossima puntata della saga giudiziale sull'IMU Agricola è ora fissata al 4 novembre 2015 dove verrà celebrata una nuova udienza pubblica di cui non mancheremo di informarVi.
Valentina Romani
La Direzione
(5 agosto 2015)
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