Parlamento in seduta comune
Corte Costituzionale: si profilano due candidature "in rosa"
Resta in dubbio l'atteggiamento del Movimento 5 Stelle, al quale e' stato proposto di esprimere la candidatura per il Consiglio Superiore della Magistratura.
Dopo oltre quattro mesi di stallo e 20 “fumate nere” nelle votazioni per l’elezione dei due giudici della Corte Costituzionale, in sostituzione di quelli il cui mandato è scaduto a giugno, tutti sperano che questa possa essere, finalmente, la settimana decisiva. Finora non sono bastati nemmeno gli appelli, accorati e severi al tempo stesso, del Presidente della Repubblica per superare l’impasse del Parlamento in seduta comune.
Forza Italia, via via, ha “bruciato” per strada ben tre candidature: Catricalà, Bruno e Caramazza. Il PD, al contrario, ha continuato ad insistere, inutilmente, su quella dell’ex parlamentare, ex presidente della Camera ed ex magistrato, Luciano Violante; il quale, tuttavia, la settimana scorsa ha inviato una lettera, con la quale ha annunciato la sua decisione di rinunciare alla candidatura.
Nella missiva, l’ex presidente della Commissione Antimafia all’epoca della c.d. “trattativa Stato-mafia” ( sulla quale ha recentemente deposto il Capo dello Stato), sottolinea la necessità di concorrere a soluzioni rapide, perché “il protrarsi delle decisioni sta producendo un grave discredito delle Istituzioni parlamentari”. Violante, nella sua lettera, si è lamentato di aver “letto polemiche gratuite e subito attacchi infondati”.
Si riferiva, con ogni probabilità, alle eccezioni sollevate dal M5S sulla sua presunta ineleggibilità alla Consulta. Infatti, i pentastellati, a partire dalla 16^ votazione, avevano evidenziato che Luciano Violante “non possiederebbe i requisiti previsti dall’art. 135 della Costituzione”, il quale prevede che i giudici della Corte siano scelti tra i magistrati, anche a riposo, delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrativa, i professori ordinari di università in materie giuridiche e gli avvocati dopo 20 anni di esercizio.
Il M5S ha sollevato la questione e, stante il silenzio di Violante e del PD, anche il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta ha chiesto agli interessati di chiarire la vicenda, senza ottenere alcuna risposta ufficiale. Senza voler entrare nel merito della questione, sarebbe stato sicuramente molto meglio se -invece di lamentarsi delle polemiche- si fosse provveduto a fornire una risposta chiara ed inequivocabile alle eccezioni sollevate in Parlamento; soprattutto dopo il precedente spiacevolissimo dell’eletto al CSM, poi dichiarato ineleggibile dallo stesso plenum di Palazzo dei Marescialli.
Ad ogni buon conto, in settimana il Premier-segretario riunirà i gruppi del PD e all’ordine del giorno ci sarà sicuramente la questione dell’elezione dei due giudici della Consulta, all’esito della trattativa in corso con Forza Italia. In queste ore sono usciti i nomi di due candidate dal profilo squisitamente tecnico : Silvana Sciarra e Maria Alessandra Sandulli, che -secondo indiscrezioni- sarebbero sostenute dal centrosinistra (la prima) e dal centrodestra (la seconda). Nei giorni scorsi Matteo Renzi aveva lanciato l’idea di chiedere l’appoggio anche al M5S, sulla base di due candidature tecniche alla Consulta, dichiarando la disponibilità a votare un candidato (Alessio Zaccaria) per il Consiglio Superiore della Magistratura espresso dai pentastellati.
Appena uscita la notizia sui nomi di Sciarra e Sandulli, il vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Danilo Toninelli (M5S), ha subito chiarito che “serve trasparenza” e che le candidature non saranno nemmeno prese in considerazione, fino a quando non saranno proposte in maniera ufficiale e non nei corridoi o a seguito delle indiscrezioni uscite sui media. L’esperto dei pentastellati in materia elettorale e costituzionale, ha poi evidenziato che: “non basta il Csm, vogliamo garanzie sulla Consulta”.
Sembra, quindi, che ci sia ancora molto lavoro da fare prima della 21^ votazione del Parlamento in seduta comune, per eleggere i due nuovi giudici della Corte Costituzionale.
Moreno Morando
(2 novembre 2014)
© RIPRODUZIONE CONSENTITA Italian Open Data License 2.0
(indicazione fonte e link alla pagina)
DIVENTA FAN DEL QUOTIDIANO DELLA P.A.
Follow @quotidianopaComunicato Importante Selezione Docenti Accademia della P.A.
La Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, in vista dell’apertura delle sedi dell’Accademia della PA in tutto il territorio nazionale, ricerca e seleziona personale per singole docenze in specifiche materie delle Autonomie locali da svolgersi presso le Accademie della PA e per le attività di assistenza nelle procedure complesse nei Centri di Competenza.
Newsletter Quotidiano della P.A.
Incorpora le Notizie del QPA
Inserisci sul sito del tuo Ente, sul tuo sito o sul tuo blog, le ultime notizie pubblicate dal Quotidiano della P.A.
Accedi all'interfaccia per l'inserimento cliccando sul pulsante di seguito: