Fisco
Il Bonus di 80 euro direttamente in busta paga
L'Agenzia delle Entrate ha chiarito i meccanismi di applicazione del Decreto Irpef. Non servono domande, riconoscimento automatico per i dipendenti con reddito inferiore ai 26 mila. Compensazione o rimborso per chi ha concluso il rapporto di lavoro prima di maggio.
Sono ormai quasi più di due mesi che se ne parla e finalmente lo scorso 24 aprile il DL 66 del 24/04/2014 o Decreto Irpef, noto soprattutto per il famoso Bonus di 80 euro in busta paga, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entra, quindi, immediatamente in vigore.
Il decreto, che avrà effetti già nella prossima busta paga di maggio, dovrà essere convertito in legge ordinaria da Camera e Senato entro 60 giorni ed è quindi possibile che venga modificato, anche sostanzialmente, da eventuali emendamenti.
La confusione in merito alle modalità di attuazione, soprattutto tra i datori di lavoro, è molta e per questo motivo l’Agenzia delle Entrate ha predisposto la circolare n. 8/2014 recante "Art. 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 - Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati" che definisce finalità e modalità di fruizione del credito di 80 euro.
In primo luogo, l’Agenzia precisa che “per consentirne una rapida fruizione da parte dei beneficiari, il decreto prevede che il credito sia riconosciuto automaticamente da parte dei sostituti d’imposta, senza attendere alcuna richiesta esplicita da parte dei beneficiari stessi”.
Chi ha tutti i requisiti per ricevere il bonus ma non ha un sostituto d’imposta, ad esempio perché il rapporto di lavoro si è concluso prima del mese di maggio, potrà comunque richiederlo nella dichiarazione dei redditi 2014.
In secondo luogo, viene chiarito che i soggetti beneficiari del bonus sono innanzitutto i contribuenti il cui reddito complessivo è formato dai redditi di lavoro dipendente (art. 49, comma 1 del TUIR) e dai redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (art. 50, comma 1 del TUIR) fino ai 26 mila euro, purché l’imposta lorda dell’anno sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente.
Il credito complessivo di 640 euro, 80 euro mensili a partire da maggio, vale per i redditi fino a 24mila euro. Se il reddito supera i 24mila il bonus si riduce gradualmente.
Il bonus non concorre alla formazione del reddito e andrà ai lavoratori dipendenti e assimilati la cui imposta lorda sia superiore all’importo della propria detrazione per lavoro dipendente.
Inoltre, per espressa previsione del Decreto legge, il credito «è rapportato al periodo di lavoro nell’anno». Per questo motivo il credito dovrà essere calcolato in relazione alla durata del rapporto di lavoro, considerando il numero di giorni lavorati nell’anno.
Infine, I soggetti titolari nel corso dell’anno 2014 di redditi di lavoro dipendente, le cui remunerazioni sono erogate da un soggetto che non è sostituto di imposta, tenuto al riconoscimento del credito in via automatica, e tutti i soggetti il cui rapporto di lavoro si è concluso prima del mese di maggio, potranno chiedere il credito nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2014, utilizzarlo in compensazione, oppure richiederlo a rimborso.
I contribuenti, conclude l’Agenzia delle entrate, che non hanno i requisiti per il ricevere il bonus, ad esempio perché hanno un reddito complessivo superiore a 26mila euro per via di altri redditi (oltre a quelli erogati dal sostituto d’imposta), devono comunicarlo al sostituto che recupererà il credito nelle successive buste paga. Se un contribuente ha comunque percepito un credito in tutto o in parte non spettante dovrà restituirlo nella dichiarazione dei redditi.
Claudia De Vincenzi
(29 aprile 2014)
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